Ecco cosa è successo a Martina Ciontoli. Marco Vannini, l’ultima notizia sulla fidanzata

Non conoscerà quale sarà il suo destino professionale prima della sentenza di Cassazione Martina Ciontoli, condannata in appello a 3 anni per l’uccisione del fidanzato Marco Vannini. Il giornale Nurse Times ha lanciato una petizione per chiedere la cancellazione del nome di Martina Ciontoli dall’albo degli infermieri. “Martina – si legge nella petizione – allora studentessa del corso di infermieristica, va radiata perché non prestò soccorso al fidanzato né telefonò per richiedere l’invio dell’ambulanza”. Una petizione già vicina a quota 15mila firme.

Secca la risposta dell’Ordine che ha fatto sapere come Martina Ciontoli  continuerà a fare tranquillamente l’infermiera almeno fino a una sentenza definitiva. Soltanto dopo la sentenza di Cassazione analizzerà la posizione della ragazza e, in base anche a quanto stabilirà la magistratura, oltre che alle regole deontologiche, deciderà se prendere per lei dei provvedimenti. Nei giorni scorsi intanto, per la prima volta, aveva parlato Maria Cristina la vicina di casa dei Ciontoli. (Continua dopo la foto)


Parole, rilasciata alla iena Giulio Golia, destinate a far discutere: “Quella sera, la sera in cui Marco Vannini morì a casa della famiglia della fidanzatina, una villetta multifamiliare di Ladispoli, la macchina del padrone di casa, Antonio Ciontoli, forse non c’era. “All’apparenza tutti belli, tutti bravi, invece erano persone spiacevolissime, lui era una persona cattivissima. ‘Prima o poi sto cane te lo ammazzo’, mi diceva. Lei, la moglie, ha preso anche un sacco di botte, lui molto molto cattivo”, racconta così i suoi vicini Maria Cristina. (Continua dopo la foto)

Poi fa emergere un dettaglio inquietante: “Lui, Antonio, parcheggiava la macchina nera del lavoro davanti al cancello, sul suo passo carrabile. Bisognava stare attenti a non strusciarla, fare retromarcia per parcheggiare. Quando sono arrivata questa macchina non l’ho vista, perché ho parcheggiato tranquilla. Ma lui sempre la metteva là, da venti anni”. (Continua dopo la foto)

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Altro dettaglio. Quella sera c’era Roma-Udinese. In casa ci sono tutti: Marco, la fidanzata Martina, Federico, l’altro figlio dei Ciontoli, con la sua fidanzata e la madre dei due ragazzi. “Una serata come le altre, avevamo fatto la brace”, dice Ciontoli. “Quando vedevano le partite mangiavano sul terrazzo, là c’era il televisore. Sentivo ridere, scherzare. Ho sentito Martina, Marco, Federico. La voce di Antonio non te lo posso assicurare”, confessa Maria Cristina. La morte di Marco Vannini risale al 17 maggio 2015. Mentre era nel bagno della villetta della fidanzata, venne ferito da un colpo di pistola partito dall’arma del padre di Martina, Antonio Ciontoli, sottufficiale della Marina Militare. I Ciontoli, in base alle indagini svolte, avrebbero quindi chiamato con ritardo e in modo confuso i soccorsi, causando la morte del ragazzo.

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Pubblicato il alle ore 11:55