Fenomeno: Quando senti pronunciare il tuo nome ma nessuno ti sta chiamando

Si chiama chiaroudienza ed una capacità che potresti avere. Per capirlo basta fare un piccolo test. Hai sentito chiaramente il tuo nome e ti sei reso conto che non c’era nessuno vicino a te?. E ancora: hai mai sentito una voce familiare pronunciare il tuo nome mentre eri da solo a casa?. E poi : ti volti velocemente, ti guardi intorno e scopri che non c’è nessuno che possa chiamarti. Se ti è capitato più di qualche volta non spaventarti. Molte persone hanno avuto o hanno la stessa esperienza. Un’esperienza molto simile: ognuno di loro dice la stessa cosa, di sentire un voce, a volte famigliare a volte no, che li chiama per nome quando erano completamente soli in una stanza e li svegliavano persino nel sonno.

“Ho lavorato alla reception di un hotel – racconta un uomo – Una notte ero da solo e ho sentito che mi chiamavano con il mio nome. Era la voce di una donna. Mi sono guardato intorno, ma non c’era nessun altro. Era tardi e tutti i miei compagni erano andati a casa e c’era un solo addetto alla manutenzione, un uomo”. (Continua dopo la foto)


La linea di fondo è che queste voci o esperienze non sono direttamente correlate o connesse all’ ambiente. Sono di origine paranormale e sono sviluppati utilizzando le percezioni sensoriali interne del mondo al nostro orecchio. Provengono quindi da un mondo diverso che solo chi ha la capacità della chiaroudienza riesce ad ascoltare in maniera chiara e distinta.(Continua dopo la foto)

Nel mondo occidentale “ufficialmente” (metto tra virgolette ufficialmente poiché come ben si sa ha a livello occulto certi avvenimenti ed esperimenti avvengono) il fenomeno della chiaroudienza non è stato studiato a fondo. Si è accertato che parecchi medium ricevono le informazioni paranormali come voci provenienti dal nulla ma, dato che le allucinazioni uditive sono ben conosciute in campo medico, i medium stessi preferiscono sorvolare su questa loro prerogativa: temono ovviamente, di essere considerati affetti da disturbi mentali. (Continua dopo la foto)

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Nell’URSS a partire da Vasilev, i ricercatori hanno ritenuto opportuno non occuparsi dei messaggi spontanei dettati ad alta voce in situazione di pericolo concomitante con fatti luttuosi (su questo devo dire che sono stato testimone diretto, nel 1979, avevo 18 anni, mia madre tutta la sera si sentiva male, imprecava, diceva no a uno sconosciuto – era vedova da 7 anni – e poi dopo qualche ora riceve una telefonata che era morta sua madre) hanno preferito esperimenti in laboratorio. In questi laboratori sono passati parecchi medium.

Che da noi i fenomeni di chiaroudienza siano rari (o comunque non segnalati) rispetto alla chiaroveggenza forse è dovuto che nella nostra civiltà occidentale la nostra educazione sensoriale è fondata più sull’immagine che sul suono. Infatti, c/o i popoli cosiddetti “primitivi” l’udito svolge una funzione più importante. Si deduce che il nostro cervello, nelle zone oscure dove si elaborano l’emissione e la ricezione dei messaggi ESP, ricorre agli stimoli più abituali nell’ambito di un particolare tipo di civiltà.

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