La sua identità nascosta è il modo migliore per dire la Verità, perché “non avendo volto, c’è un po’ di Myss in ognuno di noi”. Myss Keta ha esordito nel 2013 con il brano “Milano, sushi e coca”, al quale sono seguiti “In gabbia (non ci vado)”, “Burqa di Gucci”, “Le ragazze di Porta Venezia”: le prime canzoni registrate dall’artista e diffuse al pubblico per mezzo dei social network sono state raccolte, nel 2016, nel “best of” “L’angelo dall’occhiale da sera: col cuore in gola”.
Nell’estate del 2017 la cantante pubblica per l’etichetta La Tempesta l’EP “Carpaccio ghiacciato”, prodotto da Motel Forlanini, alla realizzazione del quale prendono parte, tra gli altri, Riva e Populous, quest’ultimo coinvolto come produttore del singolo “Xananas”. La misteriosa cantante e performer milanese, famosa per non aver mai mostrato il suo volto, è stata paparazzata senza maschera in una foto esclusiva dell’agenzia Dire. (Continua a leggere dopo la foto)
Lo scatto che da finalmente un volto alla celebre rapper è stato rubato nella metro di Milano, seduta accanto all’inseparabile Miuccia, compagna di collettivo e di Porta Venezia. Secondo quanto pubblicato dall’agenzia Dire, che ha divulgato in esclusiva la foto, questa ragazza bionda seduta in metropolitana sarebbe proprio Myss Keta, l’artista tanto osannata dai fan, che ha da poco inciso un featuring con Guè Pequeno. Il brano incriminato è Pazzeska ed ogni volta che l’ascolto mi sento troppo Fioretta Mari ad Amici quando rincorreva Marco Carta che sbagliava tutti gli accenti delle parole. (Continua a leggere dopo la foto)
Per il resto, poco o nulla si sa di lei. Ha dichiarato di essere stata in vacanza con Gianni Agnelli, di aver ispirato come prima musa il pittore surrealista Salvador Dalí e il padre della pop art, Andy Warhol, e di aver flirtato con nomi importanti della politica e dello spettacolo. Ovviamente, si tratta di aneddoti che fanno parte del personaggio, sempre pronto a provocare. (Continua a leggere dopo la foto)
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Riguardo al suo anonimato, ha spiegato che indossare una maschera le permette di parlare di qualunque cosa. Un ragionamento che si rifà, a suo dire, al teatro greco, dove si utilizzava una maschera per raccontare una storia. “La mia vita è una selva oscura in cui ho scelto di perdermi, frantumandomi e smarrendo definitivamente la retta via“. Dice questo del suo passato, del suo presente e di quello che sarà il suo futuro.
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