La levatrice iniziò a spingere il bambino di nuovo dentro. La donna incinta era terrorizzata…

 

Carolina Malatesta, aveva già tre bambine, ma insieme al marito aveva accolto con gioia la notizia dell’arrivo del quarto figlio. Ma questa volta non tutto è andato come in passato: il parto è stato un disastro con conseguenze traumatiche sia a livello fisico che a quello psicologico. Un incubo con una protagonista: una ostetrica folle e crudele. Carolina, che vive a Birmingham, Alabama, aveva deciso di partorire pressoil Brookwood Medical Center e di farlo in modo naturale. In tutti gli altri casi aveva praticato l’epidurale. L’ospedale scelto prometteva personale addestrato ad aiutare la mamma a partorire in maniera naturale evitando punti di sutura o altro. Ma assolutamente nulla è andato come avevano desiderato. Fin dal principio l’ostetrica utilizzò maniere spicce se non brutali, dicendole che il dottore non era necessario e che ci avrebbe pensto lei a far nascere il bambino. Per i forti dolori Carolina si accasciò sul pavimento, le acque si ruppero e sentì che il bimbo spingeva sempre di più: stava nascendo. È in questo momento che accade l’incredibile! (Continua dopo la foto)


L’ostetrica con l’aiuto di due infermiere costrinse a quattro zampe Carolina, afferrandole i polsi per tenere le sue mani ben poggiate per terra. E l’orrore ebbe inizio. L’ostetrica, anziché favorire l’uscita del piccolo, iniziò a spingere al contrario verso l’interno cercando di far rientrare il neonato nell’utero della madre. Follia!  Carolina era terrorizzata, iniziò a non riuscire a respirare e a temere per la vita del suo bambino. Sei interminabili minuti di lotta per la vita contro la follia umana interrotti, miracolosamente, da un dottore di passaggio che, scioccato dalla scena, ordinò immediatamente alle infermiere di aiutare la donna a stendersi sul lettino. Grazie al suo aiuto dopo qualche minuto Jack Malatesta venne alla luce senza danni. Ma le torture subite lasciarono la giovane madre ferita nel corpo e nello spirito. Carolina anche dopo il parto ha continuato a soffrire di forti dolori e le è stato diagnosticato una nevralgia pudenda. (Continua dopo la foto)

 

Carolina ha dichiarato che il sintomo principale di questa condizione è il dolore permanente, che ha nei genitali e questo le ha rovinato la vita.  A nulla sono valsi i contatti amichevoli con l’ospedale per ottenere le scuse ed un risarcimento. L’amministrazione ospedaliera non ha voluto sentir ragioni e i coniugi Malatesta si sono visti costretti ad adire alle vie legali. Anche durante la causa, il dolore di Carolina, era così intenso che non era in grado di sedersi per più di qualche ora al giorno con conseguenti continue sospensioni del processo. Carolina ha vinto la causa ed ha ricevuto 10 milioni di dollari di risarcimento per il danno fisico e 5 milioni per quello psichico e 1 milione di dollari perché non potrà più avere rapporti sessuali. “Brookwood ha usato l’idea della nascita naturale come un modo per attirare i pazienti”, ha scritto Malatesta. “Lo dico senza dubbio. Non stavano fornendo i servizi che pubblicizzavano. Gli ospedali pubblicizzano che le donne possono fare queste scelte, come se fosse un privilegio invece è semplicemente un nostro diritto. Questo è offensivo per le donne! ” Ma la soddisfazione maggiore per Carolina è esser riuscita a far luce su tante storie come la sua. Dopo la sua vittoria, infatti, altre donne hanno iniziato a farsi avanti, raccontando le proprie storie di violenza subite durante il parto.

Pubblicato il alle ore 18:55 Ultima modifica il alle ore 16:22