Novità tra le più insopportabili sulla morte di Gabriel Faroleto. Il piccolo non è stato dimenticato dalla sua comunità. Una folla enorme di persone era presente al funerale del piccolo di due anni ucciso dalla madre Donatella Di Bona la scorsa settimana. Decine di palloncini bianchi nella piazza e altri di colore azzurro che formano il suo nome. Tanti i fiori, bianchi anch’essi, come quelli lasciati davanti casa di Gabriel, sotto il necrologio che annuncia i funerali: c’è chi ha lasciato dei bigliettini e chi ha portato un piccolo camion dei pompieri.
Quella di Gabriel è una vicenda che ha scosso l’Italia e si arricchisce ora di nuovi terribili particolari. Dopo aver disteso il figlio per terra su un prato, a contrada Volla di Piedimonte San Germano in provincia di Frosinone, con la mano destra gli ha tappato la bocca e con la sinistra lo ha strangolato premendo la mano sul collo. Più Gabriel Feroleto urlava e chiedeva aiuto e più la violenza della madre assassina si accaniva sul bimbo. Ha provato a difendersi nonostante i due anni d’età. Si agitava con le braccia e con le gambine, ma questo incattiviva ancora di più la donna che stringeva la presa mortale sulla gola del figlio. Continua dopo la foto
Dopo averlo ucciso ha preso Gabriel in braccio già morto e si è avviata di nuovo verso casa. «Abbiamo fatto un guaio. Io e Nicola abbiamo ammazzato Gabriel, lo abbiamo soffocato. Non dire niente che stava pure Nicola. Non dire che lo ha ucciso pure lui. Perchè è capace di ucciderci o di appaiarci». Con queste parole, Donatella Di Bona aveva confidato alla madre l’orrore che aveva commesso poco prima. Continua dopo le foto
A innescare l’infanticidio, il disturbo che il pianto del bimbo arrecava alle effusioni sessuali della coppia a cui avevano dovuto rinunciare per riportare il figlio a casa. In un susseguirsi di scene, come in un macabro sequel emergono particolari raccapriccianti sull’omicidio di Gabriel Feroleto il bimbo di due anni strangolato dalla madre lo scorso 17 aprile. Qualche ora dopo la messa in scena del finto investimento da parte di un’auto pirata per coprire l’infanticidio, Donatella Di Bona venne arrestata con l’accusa di omicidio volontario. Continua dopo le foto
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Successivamente, dopo ore d’indagini serrate da parte dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Frosinone viene collocato sulla scena del crimine anche Nicola Feroletopadre del bambino e amante di Donatella. Anche quest’ultimo verrà arrestato con l’accusa di concorso in omicidio.
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