Diede fuoco alla compagna, uccidendola. Gimmino trovato morto in carcere

I familiari di Gimmino Chirichella hanno presentato denuncia su presunte cure sbagliate nella casa circondariale di Foggia. Chirichella era accusato dell’omicidio della sua compagna Violeta Senchiu avvenuto a Sala Consilina lo scorso novembre, quando l’aveva – secondo l’accusa – arsa viva. Arrestato dopo poche ore, l’operaio di 46 anni ha sempre rigettato le accuse ma era stato trasferito nel carcere di Foggia.

In Puglia ha perso la vita nel carcere il mese scorso per un arresto cardiaco. Sul suo corpo è stato disposta l’autopsia e i parenti hanno denunciato presunte cure non ottimali. Chirichella infatti aveva diverse patologie oltre a delle ustioni riportate in seguito all’incendio. L’uomo era rimasto ferito insieme alla compagna 32enne di nazionalità rumena in seguito a un’esplosione causata da materiale esplosivo che si trovava all’interno dell’abitazione della coppia, ubicata in località Sagnano nella periferia sud di Sala Consilina. (Continua a leggere dopo la foto)


La donna aveva riportato ustioni sul novanta per cento del corpo ed era ricoverata in gravissime condizioni nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli dove poi è deceduta. Il compagno è invece ricoverato nel reparto di chirurgia dell’ospedale di Polla con ustioni ad un braccio e ad una gamba era uscito poco dopo e accusato dell’omicidio della compagna. Secondo quanto riporta InfoCilento.it, all’epoca dei fatti i carabinieri trovarono gravi indizi di colpevolezza. (Continua a leggere dopo la foto)

”L’uomo – si legge su InfoCilento.it – si è recato presso un locale distributore di carburanti, riempiendo due taniche di benzina e, successivamente, è tornato presso il suo appartamento di Sala Consilina aprendo la porta dell’abitazione dove era presente la donna nei pressi del camino, riversando il liquido infiammabile sul pavimento dandogli immediatamente fuoco, scatenando l’incendio di tutta l’abitazione e la successiva morte della compagna”. (Continua a leggere dopo la foto)

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L’operaio, difeso dagli avvocati Domenico Amodeo e Franco Di Paola, ha sempre rigettato le accuse di omicidio, propendendo per l’incidente domestico. Ma è sempre rimasto in carcere e da qualche tempo era stato trasferito a Foggia. Nella casa circondariale pugliese ha perso la vita. Adesso i familiari di Gimmino Chirichella hanno presentato denuncia su presunte cure sbagliate in carcere.

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Pubblicato il alle ore 09:17