Una donna che ha perso la fronte in un incidente spiega perché non bisogna mai mettere i piedi sul cruscotto dell’auto

Grainne Kealy aveva 35 anni quando fu coinvolta in un incidente terribile nel quale l’airbag della jeep del suo ragazzo esplodendo le aveva mandato le ginocchia a sbattere contro la testa con forza talmente esplosiva da lasciare il suo viso orribilmente deturpato. Dopo un decennio e successivamente all’installazione di una fronte artificiale in ceramica italiana ha deciso di parlare delle sue orribili ferite per avvertire gli altri dei pericoli connessi al mettere i piedi in sul cruscotto dell’auto mentre il veicolo è in circolazione. (Continua dopo la foto)

“Ho avuto numerose fratture facciali (i dottori dissero che ogni osso della mia faccia si era rotto), perdita di liquido cerebrospinale dal mio cervello e ho perso due denti! Nel 2007 ho poi subito la rimozione della fronte. Sì, avete capito bene, della mia fronte! Ho vissuto senza la mia fronte per due anni fino al 17 giugno 2009, quando ho trapiantato una nuova fronte fatta di ceramica italiana. Sono sicura che la maggior parte di voi leggendo questo resterà perplessa. Ma le foto parlano chiaro…” (Continua dopo la foto)


Il suo ragazzo aveva riportato solo lievi ferite, per lei è stato completamente diverso. Questo a causa del fatto che aveva i piedi poggiati sul cruscotto e che l’airbag, esplodendo, le aveva fatto sbattere le ginocchia in faccia. Il sistema airbag esplode letteralmente con una velocità superiore a quella di un battito di ciglia. Praticamente mi sono data una ginocchiata in faccia a 300 chilometri all’ora!” (Continua dopo la foto)

Grainne ha vissuto un’esperienza straziante e per assicurarsi che nessun altro dovesse soffrire quello che ha sofferto, ha deciso di rendere pubblica la sua storia e le sue fotografie: “Uno dei miei primi ricordi dopo l’incidente fu guardarmi allo specchio e non riconoscermi. Questo è uno dei ricordi peggiori di tutta la mia vita. Ho aspettato anni per essere in grado di raccontare alla gente la mia storia, ma non sono mai stato abbastanza forte da aprirmi su un’esperienza così straziante fino al momento in cui, grazie al trapianto, ho ripreso il mio aspetto precedente.”

Pubblicato il alle ore 03:00 Ultima modifica il alle ore 09:29