L’abuso di un 12enne scatena la violenta “giustizia popolare”. Ma c’era un errore

Un caso di giustizia sommaria, da condannare assolutamente. Ma gli abitanti di una frazione della città argentina di Comodoro Rivadavia non l’hanno pensata così. Hanno agito, convinti di fare la cosa giusta. Ma la storia ha preso una piega drammatica e scatenato una polemica anche all’interno della polizia del luogo. È stata organizzata quella che da quelle parti chiamano “pueblada”: hanno linciato un uomo accusato di aver abusato di un minore. Nel blitz è rimasto vittima il padre del presunto autore del gesto.

Tutto era cominciato la scorsa settimana, quando un ragazzino di dodici anni aveva denunciato di essere stato abusato mentre tornava a casa dalla sua scuola. Il minore ha raccontato alla mamma di essere stato intercettato da un uomo armato di coltello, minacciato e portato in un luogo appartato. (continua dopo la foto)


Arrivati sul luogo, il presunto stupratore, sempre secondo il racconto del ragazzino, lo ha, o avrebbe, violentato e picchiato. Dopo le parole del 12enne il nome ha cominciato a circolare, velocemente, il nome dell’aggressore, un 21enne del luogo. E a questo punto inizia il momento più convulso e drammatico. (continua dopo la foto)

La polizia, che nel frattempo aveva appresso tutto, si è recata presso l’abitazione del 21enne e gli agenti per evitare che lo linciassero, lo hanno tirato fuori dalla finestra portandolo presso il commissariato per ascoltare la sua versione dei fatti. Nel frattempo, però, la vittima aveva già informato la polizia che quello non era l’uomo che lo aveva aggredito e abusato. Ma intanto la macchina della “giustizia popolare” aveva già premuto sull’acceleratore. (continua dopo la foto)

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Perché sui social già era stata organizzata la “pueblada”. Una cinquantina di persone si sono recate all’abitazione del 21enne. Non trovandolo sono andate a quella del padre, un uomo di 48 anni. Qeust’ultimo, capite le intenzioni della folla, ha tentato la fuga, ma lo hanno fermato e picchiato fino a ucciderlo, sottraendolo alla polizia che nel frattempo era intervenuta. Ora è tutto nelle mani della giustizia, che ha proceduto all’arresto di alcune persone. E ci sono indagini anche per accertare eventuale negligenza da parte degli agenti che si sono fatti sottrarre la vittima.

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Pubblicato il alle ore 17:06