Nino Frassica piange in diretta da Fazio: “Oggi non riesco a ridere”. Emozioni fortissime a “Che tempo che fa”

Non ce l’ha fatta Nino Frassica a fare il suo solito e irreprensibile sketch di fine serata, quello con cui Fazio chiude abitualmente “Che Tempo Che Fa”. No, questa volta Nino ha scelto il silenzio e le lacrime, un atteggiamento insolito per un ‘mattatore a tutti i costi’ come lui. Frassica ha commosso, ricordando il suo caro amico, Mario Marenco, morto appena qualche ora prima. L’attore siciliano, ospite consueto a “Che Tempo Che Fa”, ha deciso di rinunciare al suo sketch di Novella Bella per omaggiare l’amico scomparso.

Fabio Fazio gli ha dato parola sul finire di puntata e un Frassica insolitamente commosso ha spiegato le ragioni di questa scelta: “Il mio lavoro è fatto di umore, ma stasera non me la sento di scherzare e di divertirmi perché purtroppo oggi è scomparso Mario Marenco…”. Il conduttore gli ha quindi chiesto se gli andasse di raccontare un ricordo, un aneddoto riferito a Marenco, che proprio in questi giorni, dice Frassica, stava preparando uno sketch radiofonico insieme a lui. (Continua dopo la foto)



“Mi ricordo – ha raccontato Frassica – le ultime passeggiate, quando lui guidava e, a volte, andava contromano. Sbagliava le strade, lo perdonavo e ridevo… anche perché io non so guidare e non potevo intervenire. Ci divertivamo con niente. Lui era un genio, un grande”. La carriera di Nino Frassica, nonché la sua vita, sono state segnate dal rapporto con Marenco, con cui il comico ha condiviso i momenti migliori e più significativi del percorso professionale, culminati con l’enorme successo di “Indietro Tutta”, dove il comico foggiano scomparso a 85 anni aveva il ruolo dello scolaro Riccardino e molti dei suoi sketch erano in tandem proprio con Frassica. (Continua dopo la foto)

A ricordare Mario Marenco nelle scorse ore anche Renzo Arbore, che lo ha definito un genio assoluto: “Era un fuoriclasse. Con le sue parodie ha fatto delle invenzioni straordinarie. E spero che gliene verrà dato atto […] Per me la morte di Mario è un dolore fortissimo. Perché lui è stato un caposcuola, non riconosciuto come tale. È stato un inventore di umorismo mai eguagliato”. (Continua dopo la foto)

{loadposition intext}
Con Mario Marenco se ne va un tipo di comicità brillante, irregolare, come è stata più volte definita. Un grande interprete dei tempi che furono, un comico dalle spiccate qualità artistiche. Sarà dura per l’Italia dimenticare il grande Mario Marenco.

Ti potrebbe anche interessare: Addio a Conchita Wurst, il nuovo look di Tom Neuwirth: la svolta per la carriera

Pubblicato il alle ore 12:53