Rubare delle merendine e finire in carcere. Sembra una barzelletta, invece è tutto vero. I fatti risalgono al 18 ottobre 2012. Alban C. insieme altri ragazzini, all’epoca tutti tra i 13 e i 15 anni, rubarono da un distributore automatico della scuola tre merendine per un valore di 5 euro. E’ successo a Vallefoglia, in provincia di Pesaro. Il 28 febbraio del 2019 Alban è stato chiamato in caserma dai carabinieri per una “notifica”.
Il giovane, un bracciante di origine albanese che ora ha 22 anni, pensava si trattasse di una questione legata al permesso di soggiorno. Invece, come riporta il Resto del Carlino, si è stentito dare questa spiegazione dalle autorità… (Continua dopo la foto)
“Per quella merendina rubata nel 2012 lei ha avuto un processo e una condanna passata in giudicato. La procura generale ha emesso il decreto di esecuzione della pena. Deve scontare 2 mesi e 20 giorni di reclusione in carcere e pagare 80 euro di multa. Venga, l’accompagniamo in carcere”.
Quando è arrivata l’esecuzione della pena con sospensione di 30 giorni, avrei dovuto presentare richiesta di misura alternativa ma non avevo la procura speciale per farlo perché non sono riuscito a rintracciare Alban. Scaduto il termine, la sentenza è diventata esecutiva e a quel punto il ragazzo è stato rintracciato a Caserta. E’ un’ingiustizia”.