Sfere nel pene per rendere più doloroso lo stupro: il supplizio dei fratelli rom

Violenza, stupri e pestaggi sistematici. Così agivano i fratelli Cristian e Sebastian Sandulache, di origine romena, accusati di una serie di crimini orribili tra cui traffico di esseri umani, prostituzione coercitiva e riciclaggio di denaro sporco. Succede a Oviedo, in Spagna. Per l’accusa adesso rischiano fino a 600 anni di carcere. Terribili le testimonianze: non solo le ragazze venivano obbligata e prostituirsi, ma venivano picchiate sistematicamente e stuprate dopo aver inserito sfere di metallo nel pene con il chiaro intento di provocare loro più dolore possibile. Un inferno in terra che, secondo i pubblici ministeri, fruttava agli aguzzini fino a 10mila euro a notte.

Se i due fratelli non erano soddisfatti la punizioni poteva essere esemplare. L’accusa ha spiegato infatti che in un caso (“orribile”), con una violenza inaudita, il braccio di una donna è stato tagliato con una spada da samurai mentre altre vittime sono state costrette a mangiare banconote in euro. (Continua dopo la foto)


Per le loro torture i due fratelli erano coadiuvati, sembra, da una terzo uomo: Ionut Baciu. A raccontare il modus operandi della banda sono state le vittime, due delle quali hanno sostenuto come sarebbero state indotte alla prostituzione con l’inganno e la promessa di una vita migliore. (Continua dopo la foto)

Invece, una volta arrivate, ecco l’inferno e le violenza più cieca. Una vittima ha detto alla corte che il fratello minore, Cristian, avrebbe minacciato di “ bruciare” sua madre e sua nonna, mentre un’altra vittima ha dichiarato che i due avrebbero violentato “sua sorella minore” se non avesse fatto ciò che volevano. (Continua dopo la foto)

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E non finisce qui: alcune delle ragazze rimasero incinte e furono rimandate in Romania e costrette ad abortire. Trattate peggio di animali. Una caso che gela il sangue e che accende ancora una volta i riflettori sulla violenza contro le donne. Una piaga che ogni anno miete migliaia di vittime.

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Pubblicato il alle ore 10:12 Ultima modifica il alle ore 14:45