“Se il peccato è negli occhi di chi guarda” allora il razzismo è negli occhi di chi ci vuol credere. Questa è l’unica morale possibile di una storia di cui ci sarebbe da ridere se, ovviamente, non ci fosse da piangere.
Ma andiamo per ordine. Ad ordire la trappola è un “bufalaro” seriale, ma anche un bravo attore, che, lui dice, annovera fra i suoi obiettivi quello di smascherare, attraverso le fake news, i “paradossi” dei social.
Lui si chiama Marco Saolini e nella prima mattina pubblica sul suo profilo social un video con questo accattivante titolo: +++ ULTIMA ORA: ECCO COME HA FATTO MAHMOOD A VINCERE SANREMO +++ (Continua dopo la foto)
Saolini, che in passato ha impersonato svariati personaggi, fra cui un poliziotto che aveva eseguito l’arresto di Cesare Battisti, appare in video con barba lunga e si presenta come un membro della giuria degli esperti di Sanremo: “Non posso andare a dormire con la coscienza sporca. Siamo stati obbligati a votare Mahmood e farlo vincere.” (Continua dopo la foto)
“Noi, tutta quanta la giuria, avremmo voluto – continua Saolini – fare vincere Ultimo. Ma ci sono arrivate delle direttive dall’alto, dalla Sinistra, per rilanciare un messaggio chiaro all’Italia sia per andare contro al ministro Salvini sia per dare un messaggio positivo che sensibilizzasse gli italiani a vedere meglio l’immigrazione e comunque le persone straniere”. (Continua dopo la foto)
Peccato, o per fortuna, che sia tutto falso. Un’abile recitazione nella quale sono caduti milioni d’italiani. Il video, infatti, diventa virale in poche ore e, soltanto sul suo profilo, le visualizzazioni raggiungono la cifra di 2 Milioni!
Decine di migliaia di commenti indignati. Tranquille vecchiette finalmente soddisfatte di sapere che la vittoria “dello straniero” di Sanremo era stata imposta dai mitologici “comunisti”. Il popolo salviniano aveva finalmente la sua spiegazione e a nulla valevano i pochi commenti di chi segnalava la bufala.
La realtà veniva piegata al desiderio di un’Italia incattivita dalla crisi e dagli sciacalli politici. Ma era tutta una bufala! E non è solo questa ad esserlo…