La principessa Qajair, 13 dei suoi pretendenti si suicidarono per il suo rifiuto

Siamo nei decenni a cavallo tra ‘800 e ‘900 e lei è una donna rivoluzionaria: Zahra Khanom Tadj es-Saltaneh era probabilmente una principessa iraniana. Sposata con Amir Hussein Khan Shoja’al Saltaneh, ebbe dal marito quattro figli. Le femmine erano considerate donne di grande bellezza grazie ai tratti ereditati dalla loro madre. Ma il matrimonio, a causa di una divergenza di interessi, non andò a buon fine portando i due al divorzio.

Una pratica molto strana in quel periodo, ancor più grave per la cultura e la religione iraniane che lo consideravano inaccettabile. Si racconta che la principessa fu desiderata da un gran numero di uomini e tredici di questi dopo essersi dichiarati a lei, in seguito a un rifiuto, pazzi di dolore, preferirono uccidersi piuttosto che rinunciarvi. (continua dopo la foto)


Ritenuta una femminista, la principessa Zahra Khanom Tadj es-Saltaneh combatteva instancabilmente per i diritti del cosiddetto sesso debole. Era una donna di grande cultura, scrittrice, pittrice, intellettuale e attivista, una volta a settimana ospitava saloni letterari nella sua residenza. (continua dopo la foto)

Si dice sia stata la prima donna a togliere l’hijab in tribunale e ad indossare abiti occidentali. La sua morte, secondo i dati storici pervenuti, si fa risalire al 1936, ma le cause sono sconosciute. Il suo corpo giace nel cimitero Zahir-OD Dowleh in Tajrish. Le sue fotografie e la sua storia, a distanza di tempo, continuano ad incuriosire il mondo web e social. (continua dopo la foto)

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Tra le sue particolarità vi è sicuramente quella di aver stravolto tutti gli stereotipi di bellezza esistenti; a quei tempi infatti la donna ideale aveva tratti mascolini, quanto più somigliava ad un uomo tanto più era desiderabile. E fu proprio questa la fortuna della principessa Zahra Khanom Tadj es-Saltaneh.

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Pubblicato il alle ore 13:00