Ci sono voluti quasi vent’anni perché Sammy Woodhouse riuscisse a trovare il coraggio per denunciare l’uomo che l’ha violentata facendola rimanere incinta del figlio che ha cresciuto. Il suo aggressore, insieme ai fratelli, anch’essi stupratori seriali, sono stati condannati a 35 anni di carcere ma, dopo meno di un anno dalla loro incarcerazione, arriva una decisione choc da parte del Consiglio distrettuale (“Metropolitan Borough Council”) di Rotherham: lo stupratore è stato invitato a far parte della vita futura del ragazzo che è venuto al mondo durante lo stupro. (Continua dopo la foto)
È stata la stessa Sammy a far sentire la sua voce, con un’iniziativa nata per far sì che la legge nel suo paese cambi. Una storia che sta facendo molto discutere tutta la Gran Bretagna, e che tocca tematiche molto delicate.
Sammy Woodhouse ha ora 33 anni, ma quando ne aveva appena 14 ha subito uno stupro che l’ha fatta rimanere incinta. Il suo primo figlio è venuto al mondo quando aveva 15 anni, e solo l’anno scorso ha trovato il coraggio per denunciare il suo aggressore: Arshid Hussain. L’uomo, ora 43enne, è stato messo in manette insieme ai suoi fratelli, coi quali formava un gruppo di stupratori seriali che hanno violentato molte ragazze della zona: la vittima più piccola aveva 11 anni. (Continua dopo la foto)
La 33enne sta promuovendo una iniziativa nel suo paese perché le leggi della Gran Bretagna possano essere cambiate. In questo momento, come continua a spiegare Sammy, il suo aggressore può presentarsi in qualsiasi momento davanti alla sua porta. (Continua dopo la foto)
Agli stupratori viene data la possibilità di ri-traumatizzare le loro vittime. Sammy usa parole molto forti e dirette verso il suo pubblico per far capire che cosa stanno subendo le vittime di stupro a causa delle leggi presenti nel loro paese, concludendo che a nessun stupratore dovrebbe essere concessa la possibilità di chiedere la custodia o di far visita al figlio generato con la loro violenza.