Si lancia da un cavalcavia la campionessa dello sport italiano: scompare una grande atleta. Mistero sulle ragioni del gesto

 

Consuelo Palmerini, donna di 46 anni, si è buttata dal viadotto sulla Cassia bis a Roma.  La sua auto è stata trovata parcheggiata all’inizio del cavalcavia sulla via Veientana che passa sopra la Cassia bis, all’altezza dello svincolo per Prima Porta e Castel de’ Ceveri. All’interno non c’era alcun biglietto d’addio, che non è stato rinvenuto nemmeno nella sua abitazione.  L’epilogo è stato davvero tragico. La povera donna, si è buttata, è caduta su un furgone ed è stata sbalzata dall’altra parte della carreggiata. L’impatto è stato davvero violentissimo: è morta sul colpo. Carlo Peciaroli, autista del furgone che ha 68 anni, è rimasto gravemente ferito ed è stato trasportato con l’eliambulanza al policlinico Gemelli di Roma. (Continua a leggere dopo la foto)


Il  Corriere della Sera scrive che “sono in corso le indagini e che è stato acquisito il cellulare della donna per verificare contatti e messaggi avuti negli ultimi giorni. Palmerini, continua il giornale, “era un’allevatrice ed istruttrice federale, campionessa italiana nel 1992, ma anche amazzone di primo piano e di livello internazionale già prima, con i successi a Piazza di Siena e nei campionati europei”. Sono stati ascoltati amici e familiari dell’ex campionessa, conosciuta nel mondo della Roma bene, per ricostruire le sue ultime ore, prima di arrivare su quel cavalcavia dove non si esclude possa essere rimasta a lungo prima di decidere di farla finita.  (Continua a leggere dopo la foto)

Sarebbe stato anche acquisito il suo telefonino per verificare contatti e messaggi degli ultimi giorni. Forse lì si nasconde la risposta a quanto accaduto. Anche perché Consuelo di motivi sembrava proprio non averne. Andava a cavallo da quand’era bambina, frequentva e amava il mondo degli ippodromi, suo padre aveva una piccola scuderia da corsa. Viveva immersa in un casale da sogno, tra cani, gatti e pappagalli, nella campagna verdissima vicino a La Storta. All’interno della proprietà – racconta chi c’è stato – c’è anche un maneggio privato dove la cavallerizza si allena con regolarità prima di affrontare i concorsi ippici. Tutte circostanze che rendono ancor più misteriosa la vicenda.

Pubblicato il alle ore 17:28 Ultima modifica il alle ore 18:07