Le feci ti dicono se sei sano o no. Imparare a “conoscerle”: 4 parametri da tenere sempre sotto controllo

Parlare della “cacca”, il più delle volte è uno degli argomenti che può mettere a disagio le persone, ma il sito Metodo MC del dottor Marco Corti spiega come depurare i propri organi interni dalle scorie, come dovrebbe essere la consistenza ideale e quante volte una persona in salute dovrebbe andare in bagno. Una serie di parametri possono metterci in guardia da malattie oppure dirci se siamo in piena salute. Le feci ideali ‘’devono essere di colore oro antico, avere la forma di una banana matura e la consistenza simile a quella del dentifricio. Galleggiano e sono inodori. Se le tue non sono così, per favore continua a leggere con molta attenzione”, prosegue il vademecum. Come puoi analizzare le tue feci. Le feci sono le sostanze solide di rifiuto del cibo e ci rivelano la condizione di salute del nostro corpo relativa a 2/ 3 giorni prima, mentre l’urina ci indica quella recente. Puoi analizzare le tue feci secondo questi parametri: 1) frequenza dell’evacuazione; 2) odore e galleggiamento; 3) forma; 4) colore. (Continua a leggere dopo la foto) 1) Frequenza dell’evacuazione – Noboru Muramoto, uno dei principali esponenti della medicina tradizionale cinese in occidente afferma: “La defecazione dovrebbe avvenire una volta al giorno: il momento ideale è al mattino. Ogni irregolarità nell’evacuazione delle feci è segno di problemi intestinali. La regolarità della defecazione è una condizione basilare per una buona salute”. È bene quindi svuotare l’intestino almeno una volta al giorno sentendo proprio la sensazione di vuoto nella pancia. Alcune persone, però, riescono ad andare in bagno anche 2 o 3 volte al giorno. Ma questo dipende dal metabolismo soggettivo, dalla quantità di batteri contenuti nell’intestino oppure dalla quantità di cibo ingerito. 2) Odore e Galleggiamento – Un cattivo odore delle feci indica uno scarso equilibrio nell’alimentazione. Se affondano nell’acqua vuol dire che il cibo non è stato masticato o digerito bene. 3) Forma – Dobbiamo essere sicuri che le nostre feci abbiano una forma definita, questo aspetto denota infatti che la nostra digestione è avvenuta completamente e i nutrimenti sono stati assorbiti dall’organismo eliminando così acidi e tossine. Se si usa troppo sale il colon assorbe più acqua e le feci sono striminzite e secche; al contrario se si mangiano troppi zuccheri le feci sono più umide e informi. (Continua a leggere dopo la foto) Un riferimento pratico: il grafico Bristol (guarda la foto in basso).

Tipo 1: grumi duri simili a palline e difficili da espellere (come la cacca delle pecore)

Tipo 2: classica forma cilindrica, ma grumosa


Tipo 3: forma cilindrica, ma con delle crepe sulla superficie

Tipo 4: forma cilindrica, liscia e morbida

Tipo 5: grumi morbidi e frastagliati

Tipo 6: porzioni morbide, ma con i bordi frastagliati

Tipo 7: acquosa e priva di particelle solide

Il tipo 4 è il prototipo di cacca perfetta:

– fuoriesce con facilità

– senza dolori

– senza odori

– galleggia

– e ha la forma di una grossa banana

4) Colore – Il colore perfetto dovrebbe essere tra il marrone chiaro e il marrone scuro. Il colore dipende molto dal tipo di alimentazione che abbiamo: se mangiate le rape rosse ovviamente le feci (e le urine) potrebbero avere un colore rossastro. Feci giallastre con cattivo odore: malassorbimento di grassi dovuto ad un insufficiente funzionamento del pancreas; questo si verifica nelle pancreatiti, cancro del pancreas, fibrosi cistica e celiachia. Feci di colore scuro con cattivo odore: sanguinamento dello stomaco o della parte superiore dell’intestino tenue dovuto ad ulcere o tumori. Le feci nere potrebbero essere innocue quando si usano integratori alimentari che contengono ferro, ma nel caso non abbiano un cattivo odore, si tratta solo di un cambiamento di colore. Feci che presentano tracce di sangue scuro: ulcere sanguinanti o tumori nella parte media dell’intestino tenue o nella prima parte del colon, morbo di Crhon, colite ulcerativa. Feci dure che precipitano sul fondo: possono indicare una dieta povera di fibre (che si trovano in verdura, frutta e cereali integrali), o un insufficiente apporto di acqua. Le feci dure sono generalmente di colore scuro perché restano nell’intestino più di quanto dovrebbero. Le feci del neonato dovrebbero essere giallo-arancioni e piuttosto soffici. Se sono scure o verdi, vuol dire che il latte materno non è di buona qualità, perché la madre ha mangiato dei cibi non adatti. (Continua a leggere dopo la foto) {loadposition intext}

Utili consigli per migliorare la digestione e avere feci perfette: 1. Il cibo, preferibilmente di origine biologica, per essere correttamente assimilato e non produrre scorie e acidi deve rispettare la combinazione degli alimenti, basandosi sul ph e gli enzimi. Bisogna prediligere cibi a ph alcalino, come verdura cruda e limone, eliminare tutti gli alimenti industriali e limitare il consumo di carne e cerali raffinati, preferendo il miglio e il farro. 2. Prima di iniziare a mangiare, è necessario fare un respiro profondo e buttare fuori tutta l’aria: se sei stressato esegui una serie di respiri profondi per rilassare l’addome. Meglio “digerire” emozioni o situazioni negative che “vi sono rimaste sullo stomaco” prima di metterci del cibo! 3. Masticare per almeno 8 secondi ogni boccone: la masticazione corretta dovrebbe essere alternata tra la parte destra e sinistra della bocca per attivare entrambi gli emisferi cerebrali. 4. Prendersi cura del proprio intestino: non basta solo una corretta alimentazione, ma è necessario avere anche un intestino sano e pulito per assimilare meglio il cibo. È importante mantenere l’equilibrio della flora batterica ed eliminare i germi “cattivi” che danneggiano l’intestino, ritrovando così il proprio benessere fisico.

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Pubblicato il alle ore 21:46 Ultima modifica il alle ore 22:04