Si chiude un’edizione del tutto particolare del festival di Sanremo. Il 69esimo concorso della canzone italiana era partito all’insegna delle polemiche tra Claudio Baglioni e una fetta del mondo politico, che non ha perso occasione di ‘sconfinare’ in un evento da cui la politica dovrebbe esser ben distante. Le parole del direttore artistico del festival sull’accoglienza dei migranti non erano piaciute al ministro dell’Interno. E così, ironia della sorte, finisce per vincere un italiano dal nome non proprio tale e con un padre che per Salvini, il castigatore di migranti, è un “invito a nozze”. (Conitnua dopo la foto)
È Mahmood, all’anagrafe Alessandro Mahmoud, il trionfatore del festival. Di padre egiziano e mamma sarda, Alessandro è nato e vive a Milano. È italiano, italianissimo e milanesissimo, ma quel padre egiziano , come si diceva, è una tentazione irresistibile per il truce ministro dell’Interno Matteo Salvini, che non si fa scappare l’occasione per seminare, per l’ennesima volta, zizzania e versare parole divisive nel corpo di una Nazione già troppo divisa e sull’orlo di una crisi che chiederebbe unità e non odio. E così pochi secondi dopo la proclamazione Salvini commenta: “Mahmood…….. mah….. La canzone italiana più bella?!? Io avrei scelto Ultimo, voi che dite?” (Conitua dopo la foto)
Ma la sua ex, Elisa Isoardi, con cui la separazione evidentemente non deve esser stata così pacifica, non ci sta e immediatamente twitta: “Mahmood ha appena vinto il Festival di Sanremo. La dimostrazione che l’incontro di culture differenti genera bellezza”
Uno scontro che da canoro diventa social e politico, stando a questi tweet. Se quello di Salvini lo si può interpretare in vari modi, a seconda della malizia che uno ci vuole mettere, quello della conduttrice televisiva è esplicito, chiaro, senza alcun tipo di fraintendimento. “Quello della Isoardi, infatti, non è un tweet musicale, non c’è nulla di musicale, ma è un messaggio chiaro – commenta Fanpage – sull’importanza dell’incontro tra culture.” Una presa di posizione anti- salviniana che, visto il clima di epurazione che gira nel Paese, potrebbe costarle il posto in RAI. Una donna coraggiosa, non c’è che dire!