La prima casa, un sogno per tutti che, però, per molti resta un miraggio, una utopia bella e buona considerando i tempi, il mercato del lavoro che ‘non aiuta’. Ma la vita spesso fa i cosiddetti giri strani. Un colpo di fortuna, un vecchio zio (ma quando capita?!) che non avendo figli lascia tutto a te, una lotteria. Oppure un affare bello e buono, come quello che è successo ad Alan. (Continua a leggere dopo la foto)
Alan Schaff, infatti, era riuscito a comprare quella casa a un prezzo ragionevole. Era il suo sogno e l’aveva raggiunto. Piccola, confortevole, arredata con cura. Niente tappeti o moquette come si usa in Inghilterra (da dove arriva la storia) ma un lucido parquet. (Continua a leggere dopo la foto)
E però sotto la scala, qualcosa non tornava. Una botola, apparentemente un intercapedine per riporre degli attrezzi. riposava. Normale? Nient’affatto. La verità era ben altra, una volta aperta infatti il ragazzo si è trovato di fronte uno spettacolo incredibile. (Continua a leggere dopo il VIDEO e la foto)
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Il “dimenticatoio” si è rivelato essere una serpentina di strette gallerie e celle monacali facenti parte di quel che resta di un vecchio monastero risalente con tutta probabilità ai primi anni dell’800: i tunnel, ricolmi di cocci, mura rovinate, calcestruzzo, ritagli di giornale, pietre e utensili da lavoro. Tutto o quasi incorrotto. Non ci credete? Date uno sguardo a questo video.
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