“Ho avuto una vita pazzesca”, aveva raccontato solo un paio di anni fa in occasione dei suoi ottant’anni. E così infatti è stato e la star in questione, oggi irriconoscibile, non si è privato di nulla, nel bene e nel male: successo, ricchezza, donne, fallimenti, cadute nel silenzio, malattie, dipendenze, rinascite. Le ultime foto apparse sui giornali, scattate all’aeroporto JFK di New York, sono state un colpo al cuore per i milioni di fan che sono cresciuti con i suoi film: movenze lente, gobba e un bastone che lo sorregge. Stiamo parlando di Burt Reynolds, diventato famoso prima sul piccolo schermo grazie a “Hawk l’indiano” per poi conoscere la fama internazionale nel 1972 con “Un tranquillo weekend di paura”. Fu proprio il regista inglese John Boorman ad intuire il talento non solo fisico di Burt Reynolds a cui affidò il personaggio di Lewis Medlock, uno dei quattro amici di città che si trovano a vivere come un incubo infernale la lotta contro la natura selvaggia e cattiva. Un’interpretazione perfetta, esaltata dai critici, in odore di candidatura all’Oscar, che invece naufragò per ‘colpa’ di alcune foto ritenute troppo scandalose dall’Academy. (Continua a leggere dopo la foto)
La sua popolarità era in ascesa e in quel periodo è riuscito a lavorare con registi diversi, da Robert Aldrich, ”Quella sporca ultima meta”, a Woody Allen, ”Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso”, da Peter Bogdanovich, ”Vecchia America”, a Blake Edwards, ”I miei problemi con le donne”. Un Dio del cinema. Burt Reynolds era la star più desiderata e più pagata di Hollywood, citato perfino da Bruce Springsteen nella canzone ”Cadillac road”. I suoi film stravendevano ai botteghini e lui era un sex symbol internazionale. E per questo motivo che le foto pubblicate dal ”Sun” hanno compito i fan. ”Burt è l’ombra di se stesso” si legge sul tabloid britannico. Vestito con un lungo cappotto scuro mentre, armato di guanti, si appoggia a un bastone nero per riuscire a camminare, l’attore si trovava a New York per promuovere l’ultimo film al quale ha preso parte, ”The Last Movie Star”, diretto da Adam Rifkin. (Continua a leggere dopo le foto)
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“Non dico che non posso più fare la vita di prima – ha rivelato l’attore americano in una recente intervista – ma certo le cose sono cambiate. Riesco più o meno a fare ancora tutto, come prima. Solo che devo farlo con più calma, più lentamente. Mi rifiuto, però, di trascorrere la vita seduto in poltrona a guardare vecchi film. Non ne ho nemmeno. Per noi attori la vecchiaia è forse ancora più difficile che per gli altri, costretti a convivere con i ricordi dei bei tempi andati. Purtroppo, però, non ci sono alternative: fa parte della nostra esistenza, che non è tutta rosa e fiori. Bisogna imparare a conviverci. Vivo in Florida, in compagnia di molti amici che spesso vengono a trovarmi e farmi compagnia”.
