“Mamma, la polizia”. Questa era la frase che era stata insegnata al pappagallo dal suo padrone, uno spacciatore, e che doveva pronunciare per avvertirlo dell’arrivo delle forze dell’ordine. Alla fine però nonostante l’impegno del pusher e quello mostrato dal volatile entrambi sono finiti in gabbia. Il primo in carcere, il secondo in uno zoo.
La vicenda sta facendo il giro del mondo ed è stata raccontata anche da testate come il Guardian e il WashingtonPost. (Continua a leggere dopo la foto)
Il pappagallo era stato addestrato ad avvertire ogni qualvolta che un agente di polizia si avvicinava nelle strade nelle quali il suo padrone spacciava droga: il volatile sorvolava la zona e all’arrivo delle volanti raggiungeva il pusher, avvisandolo del pericolo imminente e gridando “Mamma, la polizia”. (Continua a leggere dopo la foto)
Qualcosa però alla fine è andato storto alcuni giorni fa, quando durante un’operazione anticrak gli agenti sono riusciti ad ammanettare lo spacciatore e acciuffare il volatile, descritto da un giornalista brasiliano come una creatura estremamente mansueta e silenziosa, evidentemente addestrata a parlare solo per comunicare l’arrivo delle forze dell’ordine. (Continua a leggere dopo la foto)
I media brasiliani hanno soprannominato il pappagallo il “papagaio do tráfico” (pappagallo del traffico di droga), e raccontato che l’uccello ora è stato affidato ad uno zoo locale per poi essere liberato non appena sarà possibile. Non è la prima volta che gli spacciatori di droga usano animali. A Rio de Janeiro la polizia aveva sequestrato due piccoli alligatori accusando i proprietari di utilizzari per far sparire i corpi dei nemici durante le ostilità tra le gang di una locale favela.