”Sesso troppo rumoroso”. Giulia e Luana, alla casa dello studente… E scoppia il caso

Il caso ha coinvolto due studentesse che risiedono entrambe alla residenza Copernico gestita dall’Esu in via Tiepolo. Luana Strada e Giulia Bellomia, 21 e 27 anni, sono fidanzate. Una cosa che quasi tutti nella residenza sanno da tempo, per lo meno tutti quelli che le conoscono. Domenica però hanno scoperto che tanti, tantissimi parlavano alle loro spalle rivolgendogli commenti e appellativi decisamente negativi.

Il sesso giudicato troppo rumoroso avrebbe fatto finire nel mirino degli omofobi le due studentesse. Secondo quanto riportato dal “Gazzettino”, a firma di Alberto Rodighiero, le ragazze sarebbero state vittime di bullismo da parte di una decina di studenti. Giulia Bellomia, 27enne romana, studia Psicologia, mentre la sua compagna, 21 anni, si chiama Luana Strada è originaria di Ostuni ed iscritta alla facoltà di Lingue. (Continua a leggere dopo la foto)


”Io no ho mai avuto problemi né in facoltà né negli studentati dove ho vissuto – racconta Bellomia – Quando, però, lo scorso ottobre ci siamo trasferite nella residenza Copernico, tutto è cambiato. Ad un certo punto una ragazza ci ha bussato alla porta facendoci sapere che, quando facciamo l’amore, siamo troppo rumorose e la cosa dà fastidio a tantissime persone. Persone che avrebbero iniziato a riunirsi parlando male di noi” aggiunge. (Continua a leggere dopo la foto)

”Mi pare del tutto evidente che qui si sta criminalizzando l’atto sessuale fatto da due persone dello stesso sesso – aggiunge – Non credo che siamo l’unica coppia che nella residenza fa l’amore. I rumori di tutti i generi sono la normalità in un contesto come questo. Solo con noi però se la sono presa. Non ci eravamo mai accorte di nulla, invece abbiamo scoperto che decine di persone che vediamo ogni giorno, che conosciamo bene e che credevamo amiche, da mesi ci prendevano in giro e ci insultavano» racconta Luana. (Continua a leggere dopo la foto)

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”Lo hanno ammesso anche in una chat davanti a me. Le parole dirette sono arrivate solo dopo aver smascherato il bullismo latente che da settimane aleggiava in residenza”. In sostanza diversi ragazzi e ragazze ospiti della struttura le hanno offese e insultate per il fatto di essere omosessuali, dando il via a una vera e propria opera discriminatoria e omofoba, sfociata in atti di bullismo.

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Pubblicato il alle ore 14:59