Vittima di enterocolite, un bambino neonato di appena 15 giorni, di nome Pietro, è morto lunedì a Padova, nel reparto di terapia intensiva della divisione di Patologia neonatale: ne parla oggi il quotidiano La Nuova Venezia, che specifica che i genitori sono originari di Campagna Lupia. La causa della morte sarebbe una enterocolite necrotizzante aggressiva, una grave forma di malattia all’apparato digerente. Già nato prematuro a causa di una grave sofferenza all’utero (per via della testa che cresceva più del dovuto), la sua situazione si è complicata a causa della enterocolite, che si è aggravata in brevissimo tempo fino a togliergli la vita.
Sul corpicino di Pietro, ora restituito alla famiglia, è stata effettuata l’autopsia: i funerali si terranno in forma privata, come richiesto dai genitori. L’enterocolite non è una malattia rara: si tratta di una patologia abbastanza comune, che però in questo caso si è manifestata in modo particolarmente aggressivo. Continua dopo la foto
Strappando alle braccia dei genitori il piccolo Pietro, che non è sopravvissuto ai primi 15 giorni di vita. Sconvolta la comunità locale, per via di quella che, come in tutti i casi in cui sono coinvolti bimbi in così tenera età, è una vera e propria tragedia. Le enterocolite acute sono sia virali che batteriche; queste ultime possono essere provocate da infezioni esogene oppure da virulentazione di enterobatteri solitamente ospiti innocui della mucosa intestinale. Continua dopo la foto
I sintomi delle e. acute sono più violenti di quelli della colite o dell’enterite: è maggiore infatti la perdita di acqua e sali, vi è più spesso e più a lungo febbre, e nel lattante e nel bambino maggiore è la compromissione delle condizioni generali (la patologia spesso richiede ricovero in ospedale). Le entercolite cronichesono sia specifiche (rettocolite ulcerosa, malattia di Crohn) che aspecifiche: in quest’ultimo caso mostrano solitamente carattere ricorrente. Continua dopo la foto
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E sono dovute, più che a reinfezioni del tenue e del colon, al riaffacciarsi di cause scatenanti (disordini o carenze alimentari, radio- o chemioterapia, esposizione a sostanze tossiche). Non è chiaro se sul corpo di Pietro veranno svolti degli esami. Né ancora è stata resa nota la data dei funerali del piccolo angioletto volata troppo presto in cielo.
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