Debora, la volontaria che adotta solo cani anziani: “Non voglio che muoiano nei canili”

Dal 2012 la calabrese Debora Rizzo fa la volontaria nei canili e quando può è lei stessa a dare una casa a quelli più sfortunati, quelli più anziani e malati che difficilmente troverebbero una famiglia pronta ad accoglierli. Come Nonno Lupo, un meticcio ventenne da lei adottato, entrato in canile quando era cucciolo e destinato a restare lì fino alla fine dei suoi giorni. Le sue foto sulla spiaggia, felice e con la “barba” bianca, erano diventati virali. “Era il più anziano del canile e si stava lasciando andare.

Così ho deciso di portarlo via. Ed è rifiorito. Pensavamo tutti che avesse solo pochi mesi di vita invece, per fortuna, è stato con me per più di un anno e mezzo. Si è goduto la vita, compatibilmente con l’età”, racconta Debora Rizzo al Corriere della Sera. O come Elia, 19 anni, che adora zampettare in montagna. Debora Rizzo ha adottato anche Hill, un cane di 11 anni cardiopatico, e Aurora, 14 anni ex fattrice, abbandonata in campagna con un fil di ferro nella pelle. Continua dopo la foto


Non tutti sono pronti ad adottare un cane anziano, consapevoli dei problemi che questo può comportare anche dal punto di vista affettivo. “Tante persone decidono di non farli entrare nelle loro famiglie perché hanno paura di soffrire quando questi cani moriranno. Ovviamente è così ma è ancora maggiore la sofferenza quando si sa di averli lasciati a morire in canile – dice Debora Rizzo – Per cui, non abbiate paura. Siate generosi con loro e con voi: quello che vi daranno è bellissimo. Fidatevi”. Continua dopo la foto

Dai dati raccolti grazie alla collaborazione con le Regioni emerge un’Italia spaccata in due: da una parte, nelle regioni Centro-Nord Italia, a eccezione del Lazio, il randagismo canino è un fenomeno contenuto mentre al Sud e nelle Isole il numero dei cani senza padrone è ancora preoccupante. Sempre nelle regioni del Mezzogiorno si fa ancora troppo poco per contenere il randagismo felino e il numero delle colonie registrate resta ancora esiguo. Continua dopo la foto

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Il Mezzogiorno, infatti, si conferma zona critica per numero e gestione di cani e gatti sul territorio: al Sud si registra il 44% dei canili, il 37% al Nord e il 19% al Centro. I gattili sono quasi inesistenti al Sud e nelle Isole dove se ne registrano appena 7 contro i 94 presenti nelle regioni del Centro-Nord.

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