Paola Caruso è diventata mamma due settimane fa. A dare il lieto annuncio era stata Simona Ventura con un tenero post su Instagram. La conduttrice aveva postato una foto che la vede ritratta insieme alla neomamma ai tempi dell’Isola dei Famosi: “Un’amicizia indissolubile! Congratulazioni @paolacarusoofficial welcome to the club delle mamme sprint!! Benvenuto Michele Nicola, piccolo gioiello con tante zie!”.
Paola Caruso, felicissima per l’attesa del suo bambino, Michele Nicola, ha però passato dei momenti molto duri durante la gravidanza come la rottura con il suo ex Francesco Caserta con il quale in molti sperano possa recuperare il rapporto. Intanto Paola Caruso deve fare i conti con gli haters, i classici meschini della rete pronti ad attaccare tutto e tutti. Paola Caruso ha infatti postato una foto del figlio sul suo profilo Instagram, ma è stata subissata di insulti dai follower. Molti si sono soffermati sulla tutina griffata ed hanno criticato la scelta della neo mamma: “Mamma mia… un look orrendo. E’ appena arrivato in questo mondo complicato, nn lo spaventare già .. iniziando con questo look e poi tienilo un po’ riservato.. povera creatura”. Continua dopo la foto
L’ex bonas di Avanti un Altro ha risposto alle critiche: “Io adoro la tutina. A chi non piace è un problema suo”. In merito alla sua prima passeggiata con il figlio dice: “In macchina si usa l’ovetto, assolutamente! Ma per il resto il bimbo deve stare con la schiena dritta.. quindi navicella!!! Non è una critica.. ma un consiglio da mamma a mamma.. E se siamo in tante a dirtelo.. un motivo ci sarà”, le scrive Julia. Continua dopo la foto
“L’ovetto si usa fin dall’inizio, è fatto apposta, quando non siete abbastanza competenti non parlate. Ho tre figli, sono mamma da 19 anni e il più piccolo ha 7 mesi, sempre messi nell’ovetto e sempre portati così dai pediatri…se ti informi sono omologati dai 0 mesi in su…. Mica sono tutti scemi e tu intelligente… Dai su”, replica un’altra. Continua dopo la foto
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“Io sono dello schieramento “navicella”, infatti io trasportavo la bambina nell’ovetto giusto il tempo dello spostamento in macchina. Ho usato la navicella fino a 3 mesi e mezzo poi l’ho spostata direttamente nel passeggino, avendo cura di posizionare lo schienale nella posizione più idonea per la sua schiena. Nell’ovetto la vedevo scomoda e sacrificata, per cui riducevo l’utilizzo solo all’auto”, controbatte ancora un’altra ammiratrice.
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