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Gianluca Vialli si commuove in diretta: “Non voglio morire, devo portare le mie figlie all’altare”

Ci sono campioni che passano e campioni che restano. Perché, anche se ormai lontani dallo sport e dalle imprese che hanno emozionato, restano nel cuore del pubblico. Semplicemente perché dimostrano di essere uomini. Responsabili, coraggiosi, perbene. Tra questi, indubbiamente, Gianluca Vialli. L’ex ‘eroe’ della Sampdoria è stato ospite di Fabio Fazio su Rai 1 a “Che tempo che fa” e lì ha raccontato per la prima volta in tv la sua lotta contro il tumore: “Affrontata da calciatore, ma me la sono fatta addosso”, questa la sintesi della sua storia. Sono passati solo pochi giorni da quando l’ex calciatore ha rivelato di lottare contro una battaglia difficile, il tumore.

Gianluca Vialli parla della malattia che lo ha colpito

Una notizia, quella su Gianluca Vialli, che ha scioccato tutto il mondo del calcio. L’ex calciatore ne ha parlato in diretta a milioni di italiani: “Faccio fatica a dirlo ma credo che questa esperienza, di cui si farebbe volentieri a meno, mi abbia reso una persona migliore. Ti aiuta a vedere le cose in un’altra prospettiva, dai più valore alle cose, alla famiglia, devi prenderti cura di te stesso”. Che non vuol dire sfruttare la malattia per visibilità: vuol dire diffondere coraggio, la necessità di lottare. Perché molto spesso il male si può sconfiggere, anche se enorme, apparentemente insormontabile. (continua dopo la foto)
 Queste le sue parole durante l’intervista da Fabio Fazio. Così Vialli ha voluto raccontare la sua battaglia più difficile, quella con il cancro che, per il momento, ha superato. “L’ho affrontato come quando facevo il calciatore. Mi sono dato subito degli obiettivi a lunga scadenza: non morire prima dei miei genitori e portare le mie figlie all’altare. E poi degli obiettivi a breve scadenza: l’operazione, la degenza, la chemio, la radio, le vacanze in Sardegna con un fisico da far vedere”. (continua dopo le foto)

Dopo mesi di silenzio sulla vita delle ex attaccante della Sampdoria, della Juventus e della Nazionale, è ricomparso dopo l’intervista al Corriere della Sera per parlare del suo libro “Goals. 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili”, già dal titolo si capisce che l’ex attaccante si riferisce alla battaglia più difficile di tutti che una persona può affrontare nella sua vita, il cancro.


Vialli ha poi voluto ringraziare i tifosi che hanno esposto striscioni di solidarietà negli stadi, ma anche i tanti messaggi ricevuti dagli ex compagni di club e Nazionale, dai suoi storici rivali di calcio e soprattutto chi ha rispettato la sua volontà di non rendere nota la sua battaglia fino a quando l’avrebbe voluto lui: “È stato bellissimo e commovente, sono passati tanti anni ma si ricordano ancora di me”. (continua dopo la foto)

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Ma ora come sta? Vialli, raccontando la sua lunga battaglia, ha rivelato alcuni dettagli più profondi a Fabio Fazio: “Ti prende come un senso di vergogna, come se quel che ti è successo fosse colpa tua. Giravo con un maglione sotto la camicia, perché gli altri non si accorgessero di nulla, per essere ancora il Vialli che conoscevano. Ora sto bene, anzi molto bene”. Poi scherzando ha svelato di stare meglio: “È passato un anno e sono tornato ad avere un fisico bestiale. Ma non ho ancora la certezza di come finirà la partita. Spero che possa servire a ispirare le persone che si trovano all’incrocio determinante della vita”.

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Pubblicato il alle ore 09:06 Ultima modifica il alle ore 10:08