“Cosa è successo davvero a mia moglie”. Appiano suicida, parla il marito

 

Una morte il cui ricordo è ancora fresco e doloroso nei tanti colleghi che nel corso degli anni hanno avuto la fortuna di conoscerla e lavorare al suo fianco. Una scomparsa ancora piena di misteri quella di Alessandra Appiano, scrittrice e autrice tv che si è tolta la vita a Milano nell’ospedale Turro San Raffaele dove era ricoverata per una depressione. Dopo le tante indiscrezioni comparse in rete in questi giorni, a decidere di parlare è il marito della 59enne, il giornalista del Fatto Quotidiano Nanni Delbecchi, che in un lungo ricordo dal titolo “In memoria di mia moglie” ha ripercorso il dramma recente senza risparmiare parole forti nel commentare l’accaduto: “Sulla sua tragica fine si è scritto di tutto, dalla depressione ai ‘segnali’ inquietanti lanciati via social dalla stessa Appiano, nei giorni precedenti. Idiozie e cattiverie”. Delbecchi ha vissuto con la donna per 25 anni e nel corso del suo sfogo ricorda quanto fosse importante per lui, chiamandola “una sorgente di luce” che illuminava la sua vita. (Continua a leggere dopo la foto)“Tutto è raso al suolo in sette settimane – scrive il giornalista, devastato – per opera di una malattia mentale feroce, rapace, subitanea e violenta, un male che come un lampionaio spegne una per una le luci della persona che ogni giorno di ha illuminato la vita”. Delbecchi ricorda che, quando la moglie era finita in cura due settimane prima del folle gesto, tutti erano fiduciosi sulle sue possibilità di riprendersi e tornare subito alla vita di prima: “eravamo certi che tutto si sarebbe risolto”. (Continua a leggere dopo la foto)    A chi, tra amici, colleghi e semplici conoscenti, ha descritto la Appiano come “una donna fragile, malinconica e segretamente depressa”, Delbecchi risponde così: “Ognuno è padrone di dare libero sfogo alla propria nullità e alla propria spazzatura. Aveva le sue tristezze e le sue malinconie, certo, accentuate da una natura cui si alternavano spleen ed euforia. Era un’artista vera” è il ritratto fatto dal marito, ancora visibilmente scioccato per l’accaduto. (Continua a leggere dopo la foto){loadposition intext}

Nel corso del suo sfogo, Delbecchi che rivive “il calvario” di quegli ultimi disperati giorni prima del 3 giugno, culminato con la fuga dalla clinica dov’era ricoverata e dall’ultimo, disperato gesto di una donna che sembrava aver di colpo perso la sua pace interiore: “Dalla terrazza dell’ottavo piano dell’hotel della periferia milanese dove si era rifugiata ha guardato per l’ultima volta quella città che amava tanto”.


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Pubblicato il alle ore 14:55 Ultima modifica il alle ore 13:17