“Sono malata, non stupida”. La lettera della moglie morta (dopo 18 anni di matrimonio) gli spezza il cuore. Le ultime parole della donna sono una vera pugnalata al cuore, che hanno sconvolto sia lui che migliaia di persone in tutto il mondo

 

E pensare che stavano insieme da ben 18 anni. Poi la fine terribile di lei, devastata da un cancro incurabile. Ma seppur il marito le sia stato particolarmente vicino, durante il suo ultimo anno di vita, per lei non è stato abbastanza. Il motivo in queste parole scritte in una lettera trovata alcuni giorni dopo la morte della donna. È lai a svelargli un doloroso segreto per il quale lui avrebbe pianto lacrime amarissime. “Mi hai mentito tutto questo tempo, quasi ogni giorno. Pensavi che non l’avrei notato? Sono passati 18 anni da quando abbiamo iniziato a uscire insieme e sei pessimo a dire le bugie. Quando menti, posso vedertelo in faccia, lo sento nella tua voce. So che mi hai tradito per molto tempo. Pensaci un po‘. Era passato molto tempo dall’ultima volta che avevi notato la mia presenza. Quando ti svegliavi, la colazione era pronta, poi mangiavi e te ne andavi. Quando arrivavi a casa la cena era pronta, mangiavi, lavoravi per un po’ e poi andavi a dormire. Volevo chiederti cosa stesse succedendo e parlarne, ma ti rendevi a malapena conto che io esistevo. Volevo davvero sapere cosa avevo sbagliato o qual era la mia mancanza per porvi rimedio, ma a malapena stavi a casa. Ho scoperto che dormivi con qualcuno molto tempo fa. Sono crollata quando l’ho scoperto. Non riuscivo a capirlo ma volevo farlo”. (Continua dopo la foto)

“Ho fatto tutto – continua la donna nella lettera – quanto umanamente possibile per essere la migliore ‘altra metà’ che qualsiasi uomo vorrebbe, ma presto siamo caduti in una routine che è stata ripetuta anno dopo anno. Quasi un anno fa, quando mi è stato diagnosticato il cancro, alla fine ti sei preoccupato, finalmente hai notato che io esistevo. Mi sono sentita di nuovo importante per te ed ero felice di essere di nuovo visibile nella tua vita. Pensavo che tutto si stesse sistemando. Fino a quel momento, fino a quando mi sono resa conto che eri ancora in contatto con questa persona e che ogni tanto la incontravi. Ancora una volta, sono ricaduta nell’isolamento perché mi rifiutavo di affrontarti. Anche così, ero felice che ancora una volta mi avessi detto quanto ti era piaciuta la colazione che ti avevo preparato prima di andare a lavoro o le cene che preparavo così attentamente quando tornavi stanco. Ma non ho mai smesso di pensare a ‘quello’ ogni volta che uscivi, pensavo che saresti stato con un’altra, che ogni messaggio che ti arrivava sul telefono poteva essere il suo. Ho pianto molte volte senza che te ne accorgessi perché non volevo che mi vedessi debole”. (Continua dopo le foto)


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“Ho pianto – conclude – perché sapevo che tutto quello che avevo era la tua pietà perché ero malata. Mi sento una mendicante che merita solo gli avanzi di coloro che sono più fortunati. Ma non preoccuparti tesoro, non mi resta molto tempo comunque. A quel punto sarò solo un amaro ricordo. Mi dispiace di non essere stata abbastanza per te e di non essere stata in grado di soddisfare i tuoi bisogni, amore. Mi dispiace di essere stata una vigliacca che non voleva parlare. Ti amo, credimi. Spero che un giorno tu possa leggere questo e renderti conto che è la voce che ho sempre represso negli ultimi anni della nostra vita insieme. Caro, tu sai che ti amo moltissimo ed è per questo che sei libero. Trova la persona che ti rende felice. Ho solo qualcosa da chiederti: non far piangere quella persona, non lasciargli versare una sola lacrima di tristezza. Grazie per tutti questi anni, amore, ti amo.”


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Pubblicato il alle ore 08:21